La posta del Direttore

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I genitori

Caro direttore,
Non la conosco e quindi mi sento più libero di farle una domanda senza paura di essere mal giudicato: secondo lei i genitori dovrebbero avere una scadenza? Sono anni ormai che mi occupo dei miei, di 88 e 90 d’età. Non ce la faccio più. La mia non è più una vita: uno cade, l’altro si ammala, entrambi soffrono di demenza senile. Mi sembra di avere a che fare con due estranei, e intanto la mia vita scorre senza che mi possa fare una vacanza, rilassarmi, occuparmi a tempo pieno di me stesso, di mia moglie, dei miei figli. Trattano male i badanti, tutti scappano! Non me la sento di metterli in un ospizio, hanno sempre detto di non volerci finire. Se sogno che muoiano in fretta sono una persona malvagia?

Caro figlio,
ad una certa età tutti passiamo attraverso questa tempesta di emozioni. I genitori passano la loro vita ad amarti, ma poi presentano il conto, è vero. Malgrado questo: a che età pensa sia giusto che ci lascino? Pensa che se lei fosse malato l’abbandonerebbero? Sappia che li rimpiangerà. Anche se ora le sembra di non riconoscerli a causa dell’Alzheimer, sono i corpi che ha amato per tutta la vita. E i ricordi, dopo, si faranno pressanti. Le consiglio solo badanti, badanti, badanti. In qualsiasi istituto, anche il migliore e più caro, staranno male. Si dia dei tempi: li vada a trovare un giorno sì e uno no, non rinunci alle vacanze nè alla sua vita, sia sempre rintracciabile, ma ogni tanto spenga il cellulare. Prenda ancora il meglio da loro, perché da qualche parte della loro mente lei è ancora il figlio amato.

grechina-divisorio

scritto da:

Prima di entrare in Rai, ha collaborato con Silverio Pisu per Le fiabe sonore, per alcuni fumetti, per programmi radiofonici e sceneggiature. Caporedattore all’Ufficio Stampa di viale Mazzini, si è occupata di spettacolo al Radiocorriere e di cronaca nera e giudiziaria a Televideo. I due palazzi è il suo secondo romanzo.

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